Il caffè decaffeinato, nasce a Brema nel 1905 grazie a Ludwing Roselius il quale lo ha sperimentato e dopo pochi anni commercializzato con il nome di caffè Hag.
Oggi il decaffeinato è bevuto regolarmente da circa il 12% dei consumatori di caffè, ma sono molti di più (circa il 30%) quelli che lo bevono ogni tanto.
Che cos’è il caffè decaffeinato?
Indice articolo
Il caffè decaffeinato è un caffè al quale è stata rimossa, per mezzo di un processo tecnologico, la caffeina in esso contenuta.
Lo standard internazionale impone una rimozione del 97,5% della caffeina dai semi di caffè, mentre lo standard europeo impone un residuo di caffeina nei chicchi di caffè inferiore allo 0,1%.
In termini di quantità di caffeina residua nei chicchi, i due standard si equivalgono.
Infatti il decaffeinato nasce attraverso un processo di lavorazione che può essere effettuato in tre modi differenti, tutti e tre rigidamente controllati e regolamentati dalla legge italiana.
Secondo la norma vigente in merito, infatti, un caffè decaffeinato, per essere definito tale, non deve contenere più dello 0.15% di caffeina e, in più, la legge fissa rigidamente anche la quantità dei due solventi che possono essere impiegati nel processo di estrazione della caffeina (il diclorometano e l’acetato d’etilene).
Le tre procedure per la decaffeinizzazione
Esistono sostanzialmente 3 tipi di procedure per la decaffeinizzazione:
1 – Estrazione con solvente chimico
È il sistema di estrazione della caffeina più classico, e secondo molti tecnici ancora quello che da i risultati migliori, riuscendo a togliere la caffeina lasciando intatte le qualità organolettiche del caffè.
Con questo metodo il caffè viene prima messo a bagno in acqua per la fase di “gonfiaggio”, a questa fase segue quella del trattamento vero e proprio, in cui il caffè viene messo a bagno con una sostanza, di solito diclometrano, che riesce selettivamente a “catturare” la caffeina lasciando passare le altre sostanze.
In alcuni casi si usa acetato di etile per sciogliere e portare via la caffeina. Acetato di etile è abbastanza naturale – lo si può trovare nella frutta – ma è anche moderatamente tossico.
2 – La decaffeinizzazione ad acqua
L’estrazione ad acqua è molto semplice. I chicchi di caffè verdi sono immersi in acqua calda, che estrae la caffeina, stavolta purtroppo insieme a tutti gli altri ingredienti che rendono il gusto del caffè così buono, in pratica è come se si facesse un’enorme caffè.
L’acqua viene poi filtrata attraverso filtri ai carboni attivi, che trattengono la caffeina lasciando passare le altre sostanze. Questo sistema, davvero del tutto naturale, tende però a “stressare” molto il caffè.
3 – La decaffeinizzazione a CO2
L’estrazione a CO2 appare più complessa, è del tutto naturale, e sfrutta la variazione di stato da liquido a gassoso dell’anidride carbonica; nel momento in cui, a 72,8 atmosfere, il liquido e il gas raggiungono densità identiche, il biossido di carbonio supercritico risultante diventa un solvente eccellente per la caffeina, così come per molti altri composti organici.
Bere caffè decaffeinato è sicuro?
Nonostante vi siano discordanti pareri che mettono in dubbio la qualità e la sicurezza del caffè decaffeinato, recenti studi hanno dimostrato, che quest’ultimo non è affatto pericoloso, tuttavia è sempre bene, visto che si può scegliere tra caffè decaffeinato ad acqua e decaffeinato per mezzo di solventi, scegliere quello per il quale è possibile capire esattamente quale metodo sia stato utilizzato.
Nel 2004 in Etiopia è stata scoperta una varietà di arabica, la Coffea charrieriana, che contiene percentuali di caffeina simili a quelle di un decaffeinato. In un futuro prossimo forse sarà disponibile su larga scala e sostituirà il caffè decaffeinato.
Tuttavia anche oggi sono disponibili varietà di caffè 100% arabica (che contiene mediamente la metà della caffeina di una robusta) che contengono quantità molto basse di caffeina e possono quindi essere tollerate da chi sceglie il caffè decaffeinato solamente per ridurre la quantità di caffeina assunta nell’arco della giornata.
Dove acquistare il caffè decaffeinato? Quali le marche migliori?
Siamo perfettamente consapevoli che riuscirsi ad orientare nel panorama attuale non è semplice. Troppi rivenditori, troppe marche, troppi prodotti ogni giorno proposti sul mercato, producono nel consumatore un senso di disorientamento, che sovente si traduce in una situazione di immobilismo.
Come orientarsi quindi nella scelta del miglior caffè decaffeinato?
Il nostro primo consiglio è quello di prediligere qualità ed affidabilità dei marchi più famosi: ad oggi, Nespresso, Caffè Borbone, ed ancora Caffè Illy hanno a disposizione specifiche miscele di caffè decaffeinato, con prodotti testati che, vi possiamo assicurare, si avvicinano al gusto del caffè classico veramente tantissimo.
Per quanto riguarda invece i negozi dove acquistare caffè decaffeinato, il nostro consiglio personale è quello di scegliere affidabilità e serietà di Amazon, in grado di garantire innanzitutto un ventaglio di prodotti vasto e variegato, ma sopratutto prezzi ben al di sotto di quelli normalmente praticati.
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